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Intervista a Silvia Lovisetto – infermiera, naturopata e Sacerdotessa del Tempio della Grande Dea di Roma

Il Tempio della Grande Dea di Roma è il primo tempio fisico in Italia dedicato alla Dea Afrodite: un luogo sacro all’interno del quale vengono promossi i valori matriarcali di cura reciproca.   

Attraverso i contatti forniti dall’antropologo Carmelo Russo abbiamo conosciuto Silvia Lovisetto, una naturopata e infermiera che da due anni ricopre il ruolo di Sacerdotessa all’interno del Tempio. 

Nell’ambito del progetto “Assorbire il cambiamento” ci siamo interrogate sulle diverse prospettive con cui si affrontano le tematiche relative il ciclo mestruale. Abbiamo quindi chiesto un’intervista a Silvia per parlarci di come la disciplina olistica della naturopatia concepisce il ciclo mestruale e per farci dare dei consigli sui rimedi per i dolori mestruali

Che cos’è la naturopatia?

La naturopatia nasce dal bisogno di utilizzare la natura, quindi quello che noi abbiamo a disposizione e che comunque è quello che ha permesso all’essere umano di arrivare fino ad oggi, perché molti farmaci derivano dalla sintesi dei prodotti naturali. Basta vedere l’acido acetilsalicilico che una volta utilizzavano la corteccia del salice piangente e oggi c’è l’aspirina: il principio attivo è lo stesso. Quindi, questo bisogno di restare in contatto con la natura e di curarsi ascoltando il corpo, quello che il corpo ci chiede. Non stare nella mente ma stare nell’ascolto, essere radicati nel corpo. Diciamo che la naturopatia si basa principalmente su questo, una visione olistica della persona che comprende tutto.

Il ruolo della Sacerdotessa nel Tempio

In base a come lo interpreto e lo vivo io, la Sacerdotessa fa da tramite tra un sistema patriarcale a cui siamo abituate e la possibilità di avere un approccio differente alla vita. Quello che faccio oggi è accompagnare le persone, in particolare le donne, in percorsi di risveglio, di guarigione e di riconnessione col proprio femminile sacro. Mettere a disposizione delle opportunità di guarigione. Una guarigione non solo necessariamente fisica ma a più livelli. Almeno nel mio caso, da infermiera e naturopata sono più concentrata sulla guarigione. Un concetto su cui è incentrata la mia esperienza e la mia vita. Per me è una guarigione anche la morte e il ciclo mestruale questo ce lo insegna con il ciclo di vita morte-rinascita ogni mese. Il ruolo della Sacerdotessa secondo me è far comprendere ad altre persone che la vita funziona in modo circolare, anziché lineare come siamo abituate: anche perché questo è sconfortante per alcune persone. Ho iniziato il mio percorso al Tempio circa due anni fa approcciandomi al metodo MTE ideato da Maya Vassallo di Florio: la nostra Sacerdotessa che ha dato vita al Tempio della Grande Dea e da cui ho ricevuto la formazione come Coach Mestruale. Oltre la Naturopatia infatti tutti gli approcci relativi alle mestruazioni derivano da questa formazione come Menstrual Coach e Sex Coch, dalla conoscenza e grande sapienza che Maya ci sta trasmettendo. Due percorsi profondamente trasformativi che ho fatto al Tempio e che mi hanno cambiato la vita!

Come sei arrivata alla naturopatia?

Fin da piccola sono stata portata a curare, imparando dalla stessa natura intorno a me, con i gattini e gli altri animali. Piano piano, osservandoli, ho iniziato a capire come potevo aiutarli quando stavano male. Un po’ come i bambini quando sono piccoli che non parlano e quindi devi imparare ad osservare. Da lì mi sono resa conto che tante soluzioni arrivavano semplici e ho iniziato a capire l’energia: tenere in mano un gatto che stava male o riscaldarlo era un fattore importante. Quindi con il tempo ho iniziato molto presto a leggere dei libri sulla spiritualità perché mi interessava. Ero in un certo senso “credente”, andavo in Chiesa e tutto però io questo Dio non me lo spiegavo. Certe cose nella Bibbia non mi tornavano, soprattutto quelle legate alle mestruazioni: perché io come donna dovevo essere l’unica peccatrice che portavo tutti i peccati del mondo? Da lì è partito tutto. E dall’approccio alle tecniche energetiche è iniziato il mio percorso come infermiera e come operatrice di Reiki, perché mi serviva un metodo veloce per guarire gli animali. Questa doppia formazione è stata poi la base della mia tesi triennale per cui secondo me la medicina allopatica e la complementare possono e dovrebbero essere unite. E a oggi c’è un’apertura maggiore da parte della medicina, più attenta ai bisogni del corpo e della persona. 

Il ciclo mestruale e il ciclo lunare

Essendo noi composte per la maggior parte di acqua, ovviamente come la luna ha influenza sulle maree, ha influenza su tutti i liquidi e quindi anche su quelli corporei. Noi donne abbiamo anche il ciclo mestruale rispetto all’uomo, ma questo non significa che la luna non lo influenzi. Noi passiamo per quelle lunatiche però in realtà lo sono anche loro. Quando una donna non ha più il ciclo mestruale può continuare ad osservare i suoi cicli e le quattro fasi che sono i quattro archetipi del femminile attraverso la luna. Mentre noi che abbiamo il ciclo possiamo osservarci e  in base all’andamento lunare. 

In linea di massimo abbiamo la luna nuova, la luna crescente, luna piena e luna calante che sono le fasi del ciclo mestruale:

  • Luna nuova, mestruazioni;
  • Luna crescente, fase follicolare;
  • Luna piena, ovulazione;
  • Luna calante, fase luteale (pre-mestruale).

Osservando queste quattro fasi, noi osserviamo come rispondiamo rispetto a quel periodo. Le prime donne hanno osservato l’andamento del ciclo mestruale in collegamento con quello lunare, inventando i primi calendari anche. Alla fine anche la mestruazione è un rimettere ordine nel corpo. Il corpo parte da uno stato di morte diciamo e c’è un risveglio che prepara la camera per accogliere una nuova vita; nel momento in cui questa nuova vita non c’è distrugge tutto per tornare poi a uno stato di morte per ripartire. Qui il ciclo di vita, morte e rinascita che dicevo prima. E anche tutti i collegamenti con la luna che fa lo stesso ciclo. 

Ad esempio si può avere il ciclo durante il periodo di luna nuova, questa cosa non era molto ben vista perché la mestruazione con la luna nuova stava a indicare che la donna pensava solo a se stessa e non era orientata alla procreazione come invece voleva la cultura. La donna doveva essere madre, punto. 

Il ciclo non è sempre uguale e ovviamente cambia di volta in volta percorrendo diversamente le varie fasi. E allora si possono osservare le proprie fasi rispetto alla luna. Se ti vengono le mestruazioni e sei una fase “di morte” e ti senti spenta ma c’è la luna piena che ti indica un’energia di espansione, come ti senti te rispetto alla dinamica di queste due energie in contrasto che lavorano dentro di  te? Questo è il meccanismo. Portare la ruota mestruale serve ad analizzare te stessa. Io ad esempio ho scoperto di avere una ciste ovarica proprio perché mi sono resa conto che mi veniva mal di schiena sempre nella stessa fase. Ti fai carico della tua salute. 

Consigli pratici sulla gestione del ciclo mestruale in carcere

Dopo che ne avevamo parlato mi sono informata un po’ su come poteva essere la vita all’interno del carcere e mi sono resa conto che è molto limitante. Nel senso che fornire indicazioni su quello che si può fare non so se potrebbero metterle poi in pratica. L’unica cosa fattibile forse sono gli esercizi di yoga o le respirazioni. Noi per esempio al Tempio pratichiamo la respirazione della Yoni che è un tipo di respirazione con la vagina che va a lavorare su tutto il pavimento pelvico. Oppure appunto delle posizioni di yoga che vengono utilizzate nelle varie fasi del ciclo mestruale. Anche l’esercizio della farfalla da seduto può essere un’idea, per i dolori mestruali l’importante è muovere il bacino, perché tutto è concentrato lì: alcuni sport che facciamo oggi iper-stimolano il bacino e quindi in realtà non sono funzionali, l’idea è quella di muovere e sciogliere la muscolatura in modo lento. Ritornare alla lentezza e ritornare al contatto con il corpo. Anche una semplice camminata a piedi scalzi serve a connetterti con la terra, è più che altro una consapevolezza: camminare a piedi scalzi sapendo di connettere l’utero alla terra.

Riflessioni

Una cosa che mi ha fatto riflettere molto in questi giorni è proprio la questione del controllo dell’istituzione sul corpo della donna durante quei giorni delicati in cui proprio a livello ormonale diventa più difficile gestire quel tipo di pressione. Nella fase pre-mestruale noi abbiamo il nostro critico interiore, per cui in quei momenti è facilissimo farci sentire uno schifo. Demolire lo spirito di una persona in quei giorni è il massimo, quindi già pensare di dover andare a elemosinare un assorbente in quel momento è problematico

 

Questo focus fa parte della Campagna PID “Assorbire il cambiamento 2.0” – Un’iniziativa che prevede la donazione degli assorbenti in carcere, la realizzazione di laboratori e incontri all’interno di istituti penitenziari femminili e strutture di accoglienza per promuovere maggiore consapevolezza sul ciclo mestruale e sui “nuovi” prodotti igienico sanitari ecologici quali coppetta, slip mestruali e assorbenti lavabili. Leggi di più qui