È travolgente la micro realtà in cui ti immergi.

Così l’abbracci.

 Esseri umani: questa la parola che più ho sentito pronunciare durante le mie chiacchierate con le persone seguite dal PID.

Esseri umani in quanto partecipi del rapporto tra individui, persone.

Le dinamiche che si intrattengono in Carcere, l’immediatezza dei ruoli, la consapevolezza sbiadita: fuggevole, attrice, di protesta e sostanziosa – la voce che racconta la complessità della vita.

Questa la realtà, il motivo della nascita di Passo dopo Passo sorge spontaneo.

Quanti di Noi conoscono la situazione Loro?

Il binarismo Dentro/Fuori si legge nei gesti di una persona socialmente fragile, il suo corpo che si mantiene chiuso, mentre la sua mente è ingorda d’affetto: è la necessità del contatto. Un contatto che ricambia, insegna e conduce al ragionamento. Dunque, perché no?

Perché non scrivere di tutto quello che si vive all’interno di questo spazio sospeso tra le due realtà?

Passo dopo Passo tenta di affrontare direttamente la realtà che le persone detenute o ex detenute affrontano quotidianamente, i loro percorsi, il loro passato e il loro presente, la proiezione verso il futuro, la consapevolezza e le nuove strade che stanno imparando ad accogliere.

Si vuole inoltre sensibilizzare i lettori ai temi della contemporaneità legati al mondo carcerario, far conoscere le misure alternative alla detenzione e la loro importanza ai fini di un reale reinserimento sociale e informare sulle diverse attività intraprese dal PID.

Tramite le parole del blog conoscerete le persone senza cadere più nel pregiudizio di definirle in base ai loro reati e allo stesso tempo gli autori stessi avranno modo di toccare con mano la realtà del web, mettersi in gioco ed esprimersi liberamente.

Il lavoro che sta dietro la nascita di un blog, come i più sapranno, non è limitato al solo pensare la produzione dei contenuti scritti. Per trovare immagini innovative e originali che potessero rappresentare al meglio il significato che vuole emergere dalle parole mie e degli ospiti autori, ho chiesto aiuto al Team di Moveax.

Infatti, gran parte delle immagini presenti in questo blog sono frutto dell’uso della generative art.

La generative art è una forma d’arte innovativa che sfrutta l’utilizzo di sistemi autonomi, in questo caso algoritmi di intelligenza artificiale (AI), per generare opere d’arte limitando al minimo possibile l’intervento umano. Questo curioso esperimento è stato possibile grazie agli algoritmi messi a disposizione da Moveax, una società tech romana specializzata nella costruzione di soluzioni software e la sperimentazione di nuove tecnologie per accompagnare la trasformazione digitale di imprese private e organizzazioni pubbliche.

Buona lettura, 

Alessia