ll progetto si sviluppa intorno a due laboratori espressivi: arteterapia e scrittura digitale. Il primo rivolto a persone ristrette all’interno della 3° Casa Circondariale Roma Rebibbia e il secondo a persone in esecuzione penale esterna.

L’arteterapia è una forma di approccio alla persona che utilizza il canale non verbale mediato da diversi strumenti artistici, per raggiungere diversi obiettivi cognitivi, emotivi e sociali e per supportare lo sviluppo positivo degli individui.

La scrittura, in casi di vissuti multiproblematici come quelli di chi si trova a gravitare nel circuito della giustizia, è un mezzo importante per raccontarsi, per non perdere la propria identità, per trovare uno spazio di libertà e riconoscibilità.

Le due attività, anche se svolte logisticamente in ambienti differenti, sono tra loro collegate idealmente in quanto i prodotti finali serviranno ad alimentare i contenuti del blog Passo dopo Passo: strumento stabile di partecipazione di persone incorse in reato e di sensibilizzazione ai temi della detenzione.

Entrambi i laboratori intendono costruire spazi relazionali entro i quali ogni partecipante può misurarsi con l’altro e con il contesto e prendere coscienza di sé all’interno di un confronto generativo.

I beneficiari hanno ruolo centrale in quanto vengono considerate le loro esigenze, conoscenze, abilità e i loro interessi per far sì che, monitorando il percorso, si possano prevedere cambi di rotta per ottimizzare e valorizzare l’iniziativa. 

Lo scopo del progetto è quello di agire sulle competenze trasversali e sociali dei partecipanti e di creare uno spazio di riconoscimento, trasformazione e valorizzazione.